Frazione del comune di Sicignano degli Alburni che sorge all’ingresso del Parco nazionale del Cilento, ai piedi dei monti Alburni e a ridosso dell’abitato di Sicignano. È un borgo medioevale ben conservato con la storica chiesa della Santissima Annunziata risalente al ‘200 e la parrocchiale di Santa Maria dei Magi del XV secolo.
Per gli amanti della bicicletta è possibile fare una suggestiva ed originale escursione di circa 2,5 chilometri lungo binari dismessi della stazione ferroviaria di Galdo fino a Castelluccio Cosentino.
In estate si organizza un evento molto rinomato ovvero la sagra degli asparagi selvatici, un’eccellenza tipica del territorio .
Casale di Sicignano ne seguì, con Terranova, le sorti. Va ricordato che Giacinto Falletti, reggente della Regia Camera, per acquisire il titolo di duca, d'intesa con Giovanni Mongrovese acquistò con atto fittizio Cannalonga che gli procurò l'ambito titolo (decreto 3 marzo 1713). La frode costò assai cara al Mongrovese perché il figliuolo del Falletti pretese il possesso di Cannalonga. La vertenza durò a lungo finché Teodoro Falletti l'abbandonò ottenendo, tuttavia, un real dispaccio che proibiva al Mongrovese, che arbitrariamente si era aggiudicato il titolo di duca, di fregiarsene. Il titolo venne poi trasferito (a. 1795) su Galdo di Sicignano.
La chiesa parrocchiale di Galdo era servita da un arciprete curato; venne ristrutturata nella prima metà del '700. La chiesa aveva il titolo dei tre re magi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre che gli eruditi locali credevano edificata da Sicinio, tribuno romano della plebe, per cui Sicignano.
L'Antonini accenna appena al villaggio. Il Giustiniani lo colloca a 40 miglia da Salerno, alle falde dell'Alburno, detto poi monte di Sicignano. Ai suoi tempi era abitato da circa mille persone, agricoltori e pastori. Manca nel Galanti. Dal Giustiniani si apprende della popolazione dal 1532 al 1669 di circa 200 abitanti.
LATITUDINE: 40.5543997
LONGITUDINE: 15.31036419999998
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